Per respirare, in effetti, occorre aria,

ma soprattutto una qualità di legami,

di paesaggi, di futuri possibili,

e molte altre persone con cui respirare,

in cui sperare, le quali possano respirare in noi.

Marielle Macé

“Perché siamo a Magnum?

Perché ci conviene e pensiamo di poter diventare ricchi? […]

È un passatempo? È un’abitudine? Perché come gruppo possiamo

ottenere più che come individui nella giungla della fotografia?

[…] Perché rappresentiamo una determinata

qualità, umana e fotografica, e insieme possiamo imporla meglio?

È per tutte queste ragioni, solo per alcune o per nessuna di queste?”.

Elliott Erwitt, 26 maggio 1961

Per gran parte della mia vita sono stato ignorato.

E sono sempre stato molto felice di esserlo.

Essere ignorati è un grande privilegio.

È così che credo di aver imparato a vedere ciò che

gli altri non vedono e a reagire alle situazioni in modo diverso.

Ho semplicemente guardato il mondo, senza essere preparato a nulla.

DISPONIBILE DAL 20/10/2023

“Questo libro è una testimonianza”, questo è l’incipit del volume: un ragionamento sul fenomeno migratorio e sulle esperienze di chi questo dramma lo vive, lo osserva, lo documenta. Così, pagina dopo pagina, troviamo una carrellata di immagini dei fotografi che hanno seguito il tema da vicino nelle sue varie accezioni con i commenti di Saviano: le rotte, le traversate nel mar Mediterraneo e, prima, nel deserto del Sahara, i centri di detenzione in Libia e altrove, la permanenza in Italia, i salvataggi in mare ad opera delle ONG e della Guardia Costiera italiana.

Torna in libreria l’edizione aggiornata e ampliata di Fotobox, con oltre 100.000 copie vendute nel mondo

La fotografia è per me un mestiere, il filtro attraverso il
quale entro in relazione con il mondo e il mondo con me.
La ricerca, forse assurda, di istanti di senso, di forma,
nel caos della vita. Tentativo di comprendere,
di comprendersi. Una maniera di vivere.

Ferdinando Scianna

Il catalogo esce in occasione della mostra Philippe Halsman. Lampo di genio dal 6 luglio 2023 al 7 gennaio 2024 preso il Museo di Roma in Trastevere.

DISPONIBILE DAL 14/04/2023

Per gran parte della mia vita sono stato ignorato. E sono sempre stato molto felice di esserlo. Essere ignorati è un grande privilegio. È così che credo di aver imparato a vedere ciò che gli altri non vedono e a reagire alle situazioni in modo diverso. Ho semplicemente guardato il mondo, senza essere preparato a nulla. 

Saul Leiter

Si può mentire con le fotografie. Si può perfino dire la verità, per quanto ciò sia estremamente difficile. Il luogo comune vuole che la fotografia sia specchio del mondo, ma io credo invece che il mondo sia lo specchio del fotografo. 

Ferdinando Scianna

Sotto questa maschera un volto. Non  nirò mai di sollevare tutti questi volti. 

Claude Cahun 

Una fotografia non è mai esistita nella mia testa prima di scattarla:
io vedo ciò che c’è, vibro con ciò che c’è,
amo ciò che c’è, mi emoziono vedendo ciò che c’è.
È sempre la poesia del reale, o la tragedia del reale,
che colpisce il mio essere e mi fa scattare.
Quando vedo il risultato ricordo l’emozione provata mentre scattavo: tutto coincide.
Qui sta la meraviglia: “fermare” un’emozione per trasmetterla agli altri.

Lisetta Carmi

Per Cresci nulla è identico, né uguale, per cui il ritorno avviene.

E avviene come molteplicità, come apertura a differenti interpretazioni

e nuove narrative (tutte possibili) di una stessa foto, mai data una volta per tutte.

In questo senso non esiste un’immagine assoluta, definitiva.

Marco Scotini

Disponibile dal 02/06/2023

Arte e vita che si fondono in un sincretismo etico e politico, poetico e graffiante.

Un impegno civile e morale sempre rivolto verso l’affermazione

di quella “giustizia sociale” e di quella dignità cui ogni

individuo ed essere vivente meritano di aspirare

Paolo Falcone

IL LIBRO ACCOMPAGNA LA MOSTRA LETIZIA BATTAGLIA SONO IO DAL 29 APRILE AL 1 NOVEMBRE 2023 A PALAZZO DUCALE, GENOVA

An extraordinary historical and anthropological study through striking and fascinating photographs

On Steven Seidenberg’s Architecture of silence

Edited by Carolyn L. White

C’è una frase di Fernando Pessoa che ripeto spesso perché

mi rappresenta: “Ma cosa stavo pensando prima di perdermi

a guardare…?”. Ecco la mia inclinazione naturale: perdermi

a guardare, contemplare, immaginare,

cercare visioni oltre la realtà.

Mimmo Jodice

Se io posseggo un cane, quel cane possiede un essere umano

Donna Haraway

Il volume accompagna la mostra che sarà esposta al Mo.Ca. di Brescia dal 25 febbraio al 21 maggio 2023

Ci ho messo anni per capirlo, per farmene una ragione di

quanta rivoluzione ci fosse nel candore, nella castità di uno sguardo. Ci ho

messo così tanto tempo perché ho dovuto prima farmi una ragione che sì,

volevo bene alla vita, come gliene vuole GBG, e se gli vuoi bene alla vita

come potresti non volerne alla sua casta immagine?

Maurizio Maggiani

Edizione rivista e aggiornata a cura di Valentina De Rossi

Visto che scrivere la verità è ovviamente tanto difficile, nell’interesse della verità stessa mi sono permesso ogni tanto di andare appena oltre, altre volte di fermarmi appena al di qua.

Robert Capa

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Venne al mondo nel più folto del bosco, in una di quelle

camerette nascoste tra il verde che sembrano aperte

da ogni parte, mentre da ogni parte sono riparate. Lo

spazio era pochissimo, appena sufficiente per lui e per la

madre.

Felix Salten

 Barbey non è stato solo un fotografo. È stato anche un radiologo.

In queste foto, con uno sguardo profondissimo, è riuscito a cogliere

le permanenze di un’antropologia complicata, ancestrale.

Giosuè Calaciura

Le fotografie fanno cose

Un libro delle meraviglie, pensato per giovani occhi, per conoscere la fotografia, osservare la realtà con sguardo diverso e giocare con le immagini

Ogni pagina sarà un invito a una scoperta, a un viaggio, a

una conversazione con le foto. Giochiamo a osservarle, scoprire i

dettagli, scovare le domande che ci pongono, chiederci perché ci

piacciono o non ci piacciono.


Alessia Tagliaventi

Scrivere questa biografia è stato talvolta come partecipare a un’elaborata

caccia al tesoro escogitata da Lee in uno dei suoi momenti più beffardi.

“Perché siamo a Magnum?

Perché ci conviene e pensiamo di poter diventare ricchi? […]

È un passatempo? È un’abitudine? Perché come gruppo possiamo

ottenere più che come individui nella giungla della fotografia?

[…] Perché rappresentiamo una determinata

qualità, umana e fotografica, e insieme possiamo imporla meglio?

È per tutte queste ragioni, solo per alcune o per nessuna di queste?”.

Elliott Erwitt, 26 maggio 1961

Introduzione di Jack Kerouac

In occasione dei sessant’anni dalla sua morte un intenso racconto corale sull’indimenticabile Marilyn Monroe

Interventi di Piergiorgio Bellocchio, Ernesto Cardenal, Goffredo Fofi, Pier Paolo Pasolini

Il candore della sua spregiudicatezza e la spudorata esibizione

del suo bisogno di tenerezza, d’amore, attraevano e respingevano,

colpivano. Eravamo tutti, più o meno, innamorati di lei.

Piergiorgio Bellocchio

Introduzione di Emanuele Coccia

“La natura è solo un enorme serbatoio di popoli e civiltà di cui non abbiamo colto la chiave di lettura.

 Dovremmo leggere la ricerca scientifica sugli altri esseri viventi come se fosse un vasto esercizio di etnografia del non umano.”

Emanuele Coccia

Punto di riferimento per la fotografia di documentazione, l’edizione italiana di Altre Americhe contiene i testi originali di Claude Nori, che racconta la genesi del libro, Sebastião Salgado, Gonzalo Torrente Ballester, e l’introduzione di Alan Riding all’edizione americana.

Fotografie di Giovanni Diffidenti

Testi di Roberto Caselli

Continuiamo a trattare la natura come se fosse una

persona, una Dea – talvolta madre affettuosa, talaltra

matrigna – quando in realtà ne siamo parte come di

un sistema, responsabili degli effetti che le nostre azioni

hanno sulla sua trama di relazioni.

Telmo Pievani

«La sua sfida sta nel rinunciare a qualsiasi pretesa

persuasiva nei confronti dello spettatore: che sarebbe in fondo puerile

e un po’ disonesto voler sedurre o scandalizzare a ogni costo.

La nuda esistenza è sempre più forte di qualsiasi intenzione.»

Edoardo Albinati

Arrivare per primi, io l’ho fatto sempre.

Sono sempre arrivata per prima.

La prima, donna.

Dal monologo di Concita De Gregorio

“Contengo moltitudini”, scriveva Whitman, e allo stesso

modo le straordinarie fotografie di Anna di Prospero

ci ricordano che ognuno di noi ospita molti sé.

È nella natura degli esseri umani.

Francine Prose

La prima edizione italiana di una grande fotografa, scrittrice e artista

Una volta ho esposto al Museo di Arte Moderna di New York.

Mia madre è venuta al vernissage. Quando ha scoperto le mie

opere tra quelle di Hopper e Magritte, si è stupita, e senza alcuna

malizia ha esclamato: “Li hai fregati!”.

Sophie Calle

DI NUOVO DISPONIBILE

Testo di Marvin Heiferman

A cura di Howard Greenberg

Prefazione di Laura Lippman

“Contengo moltitudini”, scriveva Whitman, e allo stesso

modo le straordinarie fotografie di Anna di Prospero

ci ricordano che ognuno di noi ospita molti sé.

È nella natura degli esseri umani.

Francine Prose

Poesie e fiori

Fotografie di Harold Feinstein

Poesie da Dante Alighieri a Raymond Carver

Io già sento primavera che

s’avvicina coi suoi fiori:

versatemi presto una tazza di vino dolcissimo.

Salvatore Quasimodo

Storie di forza e stanchezza, ma soprattutto di verità.

Perché nessuno è perfetto, ma ognuno deve essere sé stesso.

 Maurizio Crosetti

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Introduzione di Stefano Bartezzaghi
 

Il libro che Scianna scrive a proposito dei libri

che ha osservato e dell’amico che li ha composti, è un incrocio

di sguardi cui ci invita ad aggiungere il nostro di lettori.

Stefano Bartezzaghi

Sono in partenza. Tempo fa pensavo di voler conoscere solo il mio angolo di mondo,

ma ormai è un anno che attraverso in lungo e in largo il paese e ancora non mi basta.

[…] È la prima notte di un altro lungo viaggio.

Matt Black

La storia avvincente e poetica di una quercia e del suo ecosistema

Tutti quanti dovremmo avere un albero

dove ritrovare le nostre radici.

Il nostro albero.

Il mio è una quercia.

Laurent Tillon

Adoro la fotografia, adoro fotografare, tenere in mano la fotocamera, giocare con le inquadrature e con la luce. Adoro vivere con la gente, osservare le comunità e ora anche gli animali, gli alberi, le pietre. È un’esigenza che proviene dal profondo di me stesso. È il desiderio di fotografare che mi spinge di continuo a ripartire. Ad andare a vedere altrove. A realizzare sempre e comunque nuove immagini.

Sebastião Salgado

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Pioniere (1851-1936)

Rivoluzionarie (1937-1970)

Visionarie (1970-2010)

Con la fotografia sono finalmente riuscita a essere una persona:

non ero più una moglie, non ero un’amante, non ero bella, non ero giovane,

ma ero una persona che faceva testimonianza di qualcosa. Con molta convinzione.
Letizia Battaglia