18x25 cm 160 pagine 88 fotografie a colori e in b/n cartonato
Il libro L'enigma della luce ripercorre gli elementi che hanno caratterizzato tutta l'ampia produzione artistica di Mimmo Jodice: le prime sperimentazioni, in cui Jodice combina elementi astratti e figurativi, interviene sulla carta attraverso il collage e lo strappo e, ancor prima, nella camera oscura, imponendo movimento a soggetti statici; il progressivo allontanamento dalla figura umana, sostituita da paesaggi metafisici in cui realtà e immaginazione si sovrappongono; lo studio del passato e della memoria attraverso i reperti archeologici, collocati in uno stato di sospensione atemporale, e le statue corrose dai secoli, dove l’archeologia diventa una meditazione per immagini sul farsi e disfarsi della forma; il Mediterraneo, dove il tempo e la storia sono assenti per la predominanza indiscussa del mito.
Mimmo Jodice è un viaggiatore incantato. Non scatena subito la fotocamera, ma attende il manifestarsi della meraviglia, del mondo, di quell’inarrestabile energia umana che dà un’impronta alle cose, una forma agli oggetti, agli edifici, agli spazi architettonici che sopravvivono attraverso il tempo, anni e secoli dopo la scomparsa degli uomini. Per Jodice la fotografia può rappresentare senza limitarsi a documentare, ed è per questo che le sue immagini sono come antichi oracoli sibillini.
Questa raccolta di quasi cento immagini, che restituisce l’importanza di un artista senza tempo, è accompagnata da saggi di Roberto Koch, Alessandra Mauro e Jean-Luc Monterosso e da un ampio apparato biobibliografico.
Mimmo Jodice è uno dei grandi nomi della storia della fotografia italiana. Vive a Napoli dove è nato nel 1934. Fotografo di avanguardia negli anni Sessanta, attento alle sperimentazioni e alle possibilità espressive del linguaggio fotografico, è stato protagonista instancabile nel dibattito culturale che ha portato alla crescita e successivamente all’affermazione della fotografia italiana anche in campo internazionale. Nel 1980 pubblica Vedute di Napoli, che rappresenta l’inizio di un racconto di luoghi atemporali, silenti e fuori dalla realtà. Questa sua nuova spinta emotiva lo consacrerà a livello internazionale. Le sue opere sono state esposte nei più importanti musei del mondo, tra i quali ricordiamo la Maison Européenne de la Photographie, Parigi 1998; la Galleria di Arte Moderna, Roma 2000; il Museum of Modern Art, Tokyo 2004, e il Museo del Louvre, Parigi 2011. Nel 2003 l’Accademia dei Lincei gli ha conferito il prestigioso premio “Antonio Feltrinelli” e nello stesso anno il suo nome è stato inserito nell’Enciclopedia Treccani. Nel 2006 l’Università degli Studi Federico II di Napoli gli ha conferito la laurea honoris causa in Architettura. Nel 2011 è stato insignito del titolo di “Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres”.
Il libro verrà evaso a partire dall’11 aprile 2025
Il libro accompagna la mostra omonima presso il Castello di Udine dal 5 aprile al 4 novembre 2025.