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India dei villaggi 1980-2025

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Disponibile dal 5 settembre 2025

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Gianni Berengo Gardin e Lorenzo Zelaschi
9788869659850

18x25 cm
192 pagine 
125 fotografie in b/n
cartonato


India dei villaggi
è il titolo di un celeberrimo libro del maestro della fotografia Gianni Berengo Gardin, edito nel 1980, con testi dello scrittore Antonio Monroy, profondo conoscitore dell’India.

L’opera prendeva spunto dalla nota frase del Mahatma Gandhi: “Voialtri avete visto Delhi. Delhi non è India. Andate nei villaggi: quella è India, lì vive l’anima dell’India”.

Berengo Gardin scelse di recarsi nei villaggi della regione del Madhya Pradesh, disposti intorno alla città di Indore. Semplici centri rurali a netta maggioranza indù, che vivevano del prodotto della terra e mantenevano antiche tradizioni. Le sue immagini, con la sensibilità partecipe e lo straordinario bianco e nero che hanno contraddistinto tutta la sua carriera, riprendono i cicli stagionali – inverno, estate e monsone – che ritmano il lavoro nei campi e la vita comunitaria dei villaggi.

A distanza di quasi mezzo secolo, il giovane fotografo e storyteller Lorenzo Zelaschi, con la collaborazione e il confronto di Berengo Gardin, ha deciso di visitare oggi quegli stessi luoghi, di ripercorrere quelle strade, per rilevare, documentare e testimoniare i cambiamenti provocati dal forte sviluppo economico indiano (l’area di Indore è uno dei poli più sviluppati di produzione di software dell’India). Nelle fotografie di entrambi gli autori, particolare attenzione è dedicata alle case, alla vita familiare delle caste dei coltivatori e degli artigiani, come anche all’ambiente collettivo negli spazi comuni e nelle istituzioni locali. Vi sono le fiere, i mercati e i festival religiosi, come anche accenni ai rapporti tra i villaggi e le comunità tribali dei dintorni; i centri sacri e di culto sparsi nella regione e lungo il fiume, e infine come tecnica e tecnologia hanno cambiato le abitudini di vita. Nasce così un volume che raccoglie oltre120 immagini, che a distanza di 45 anni dialogano tra loro illuminando correlazioni e differenze tra ieri e oggi, in un contesto socioculturale e religioso unico e millenario.

Gianni Berengo Gardin, nato a Santa Margherita nel 1930, vive a Milano dal 1962. Ha collaborato con le principali testate della stampa nazionale e internazionale, ma si è soprattutto dedicato alla realizzazione di libri fotografici, con oltre 250 volumi pubblicati. Per il Touring Club Italiano ha realizzato un’ampia serie di volumi sull’Italia e sui Paesi europei. Ha lavorato per la Olivetti e le maggiori industrie italiane con reportage e monografie aziendali. Il suo archivio contiene circa due milioni di scatti che spaziano dal reportage umanista alla descrizione ambientale, dall’indagine sociale alla foto industriale, dall’architettura al paesaggio. Ha tenuto oltre 350 mostre personali in Italia e all’estero e le sue immagini fanno parte delle collezioni dei più importanti musei e fondazioni culturali internazionali. Tra i numerosi premi ricevuti, il Leica Oskar Barnack nel 1995, nel 2008 il Lucie Award alla carriera, nel 2014 il Premio Kapuscinski per il reportage e nel 2017 il Leica Hall of Fame Award.

Nato a Bergamo nel 1985, Lorenzo Zelaschi è fotografo e storyteller freelance, con un lungo lavoro da graphic designer e video maker alle spalle. Nel 2019 è stato incaricato dall’Istituto Diocesano in Amazzonia per documentare la vita delle popolazioni locali in preparazione del Sinodo dell’Amazzonia voluto da Papa Francesco. Nel 2021 ha esposto presso il Cimitero Monumentale di Bergamo il suo reportage sulla pandemia da Covid-19 dal titolo “Primavera”. Collabora con la rivista Orobie.