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New York over the top

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l tributo di Max Kozloff a una delle città più ritratte del mondo: New York. Max Kozloff, critico d’arte di fama internazionale, in New York over the pop racconta con le sue fotografie una città “sopra le righe”, nei suoi eccessi, nei suoi disordini e colori, nelle sue manifestazioni umane più disparate. New York è una delle metropoli più grandi del mondo, un luogo fuori da ogni controllo, una città plasmata da grandi sogni, grandi colpi di scena e numeri enormi. Con più di ottocento lingue parlate, la grande mela è la città cosmopolita per eccellenza, dove più di un terzo della popolazione è nata all’estero, in cui convivono sei Chinatowns e molteplici Little Italies. 

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Max Kozloff
9788869653995

28x21,6 cm
100 pagine
69 fotografie a colori
cartonato

Sottoculture e modi di vivere differenti si spostano e si scontrano continuamente, e mentre la gente del posto crede di aver visto ormai tutto, in realtà si sbaglia di grosso.

Nessuno dovrebbe venire a vivere a New York a meno che non sia disposto a sentirsi fortunato,” Così scrisse E.B. White nel suo libro del 1949 Qui è New York. Lo confermano le immagini di questo libro. Kozloff - un rinomato saggista, nato a Chicago, che scrive spesso e in modo perspicace di fotografia - ha fotografato una serie di situazioni piacevoli in cui si è trovato per puro caso. Va sottolineato come una persona che in tutta la sua vita ha analizzato le capacità altrui di raccontare New York, ha ora trovato un suo modo così efficace di rappresentare la città, con un mix esplosivo di lirismo e impertinenza.

Marvin Heiferman

Max Kozloff vive New York dove scrive principalmente di arte. Negli anni ’60 è stato critico d’arte per la rivista The Nation e fra i libri di questo periodo  ricordiamo una monografia su Jasper Johns, lo studio Cubism/Futurism e la raccolta di saggi Renderings. Dal 1974 al 1976 ha diretto la testata Artforum, con la quale collabora ancora oggi. Per i suoi scritti di fotografia ha ricevuto vari riconoscimenti e premi e il suo lavoro come autore, su negativi a colori, è stato esposto in vari musei e gallerie di Stati Uniti, India, Argentina e Inghilterra. Nel 2002 ha scritto Theater of the Face. Photographic Portraiture Since 1900.

Curatore e scrittore Marvin Heiferman crea progetti di fotografia e cultura visiva per l’instituzioni fra cui il Museum of Modern Art, Smithsonian Institution, International Center of Photography, Whitney Museum of American Art, e il New Museum. Redattore per Art in America, Heiferman ha  scritto, inoltre, per il New York TimesArtforum, Bookforum, Mousse, Aperture, BOMB. Il suo libro più recente è Photography Changes Everything (Aperture, 2012).

 

New york over the top is the first published monograph on Kozloff’s activity as a photographer. Max Kozloff walks down the streets of New York and offers to the viewer his pearticuliar vision of a colorful, multi-ethnic, and multi-faceted city. A series of pictures that can surprise and drive the viewer in a curious path in one of the most photographed places in the world. Kozloff photographs his fellow citizens with an urban eye. He does not see them as legendary creatures, but he often makes them out to be fabulous presences, glimpsed at carnivals and festivals. He is especially enchanted with that he has called “the music of faces”, a spectrum of moods at variance with the consumerism or ethnicity of circumstance. Statues, effigies, or teddy bears seem to offer internal witness to what he calls New York Over the Top.

Repetitive forms appear and sweep across these pictures in waves: decorative patterns created by fences and barriers; the syncopated angles of the elbows and knees of those who walk by, crowd together, or stand in place; the stripes on a pair of pants. ‘Color for me,’ Kozloff has explained, ‘is a form of tenderness.’ And so, paradoxically, while high-key chromatics spark much of this work, it is an unexpected gentleness that clings to and distinguishes these sneaky complex photographs.

 Marvin Heiferman

– from the introduction to the book-

Max Kozloff continues to be a prominent New York writer on photography after his tenure as Executive Editor of Artforum concluded in the 1970s. He has published three volumes of his collected essays on the medium, as well as New York: Capital of Photography and more recently, The Theatre of the Face: Portrait Photography Since 1900. Simultaneously, and with equal zeal, he has developed a career as a practitioner of color negative street photography. Opening in October, the Art Institute of Chicago is recognizing his achievement with a retrospective of his whole career .

Marvin Heiferman, curator and writer, creates projects about photography and visual culture for institutions including the Museum of Modern Art, Smithsonian Institution, International Center of Photography, Whitney Museum of American Art, and the New Museum. A contributing editor to Art in America, Heiferman has also written for The New York Times, Artforum, Bookforum, MousseAperture, and BOMB. His most recent book is Photography Changes Everything, 2012.