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L’intero percorso di un grande maestro del Novecento è racchiuso interamente in questo volume che di William Klein presenta le molte facce, i diversi stili, il variegato percorso umano e professionale. Le città dove ha fotografato (New York 1954-55, Roma, Mosca, Tokyo, Parigi), i reportage con cui ha reinventato la moda, o rinnovato in modo unico la fotografia (Klein Film, Parigi+Klein, Contacts), le innovative opere di grafica, le foto di scena dei film che ha girato come regista: la sua intera e profonda vita d’artista controcorrente è tutta in questo libro.
24,5x34 cm
381 pagine
300 fotografie a colori e in b/n
rilegato con sovracoperta
Cos’è stata la fotografia per me? Venendo da una pittura geometrica, hard edge, da cui il mondo esterno era escluso, sembrava una finestra aperta sulla vita. Potevo mostrare cosa vedevo e come la pensavo.
Se volete, ero un artista che usava la fotografia, come si dice, ma non per fare dell’arte – al contrario – piuttosto per rifarla, che per me era più importante.
Il mio motto, quando facevo New York era anything goes. Ancora mi va bene. Nessuna regola, nessuna proibizione, nessun limite.
Continuo a rinchiudermi per dipingere e scrivere e a uscire per fotografare, fare film e molte altre cose, come ad esempio delle mostre o questo libro.