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A Demetra. Inno omerico

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Continuiamo a trattare la natura come se fosse una

persona, una Dea – talvolta madre affettuosa, talaltra

matrigna – quando in realtà ne siamo parte come di

un sistema, responsabili degli effetti che le nostre azioni

hanno sulla sua trama di relazioni.

 

Telmo Pievani

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A cura di Alessio Torino
9788869658815

12 x 21,70 cm
100 pagine
4 fotografie a colori di Franco Fontana 
brossura con alette
           
Traduzione di Alessio Torino


A Demetra. Inno omerico, in una edizione curata a tradotta da Alessio Torino, è il nuovo titolo della collana Tracce, il libro è arricchito da un testo introduttivo di Telmo Pievani.
Nella mitologia greca, Demetra è la dea della vita che si rinnova. A lei ci si rivolgeva per la fertilità della terra, così come per la fecondità femminile. Nel mito si racconta che sua figlia Persefone, mentre coglie i fiori in un prato, viene rapita da Ade. La disperazione della madre è tale che, per vendicarsi, Demetra decide di punire la terra: da allora non avrebbe più dato frutti. Alla fine, costretto a cedere alle suppliche dei mortali e degli stessi dei, Zeus chiede a Ade di liberare Persefone e di farla andare dalla madre che, non appena rivede la figlia, fa tornare la terra fertile e il mondo riprende a godere così dei doni della natura. Da allora, ogni anno, per sei mesi, Persefone vivrà nel regno di Ade, e il mondo conoscerà la durezza dell’inverno, ma poi tornerà dalla madre e con la primavera, il mondo rifiorirà di nuovo. Mai come ora, che combattiamo con un cambiamento climatico sconcertante, l’Inno a Demetra di Omero, con lo sguardo e il commento di Alessio Torino, ci aiuta a ripensare, con occhio contemporaneo, il nostro rapporto con la natura fatto da sempre di attese, speranze e domande spesso senza risposta.
 
Alessio Torino è nato a Cagli nel 1975 e insegna Letteratura Latina all’Università di Urbino Carlo Bo. Ha esordito nella narrativa nel 2010 con Undici decimi (Premio Bagutta Opera Prima e Premio Frontino-Montefeltro) e ha successivamente pubblicato i romanzi Tetano (2011), Urbino, Nebraska (2013, Premio Letterario Metauro e Premio Subiaco Città del Libro), Tina (2016), Al centro del mondo (2020, Premio Mondello). Come classicista ha pubblicato l’edizione critica dei Captivi di Plauto e del Crispus di Bernardino Stefonio. Ha scritto sul tema della discesa agli Inferi dall’antichità alla cultura contemporanea.
Telmo Pievani (Gazzaniga, 1970) ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche, presso l’Università degli Studi di Padova, dove insegna anche Bioetica e Divulgazione naturalistica. Filosofo della scienza ed evoluzionista, è membro di accademie, società scientifiche dell’Editorial Board di riviste internazionali. Divulgatore e saggista, tra i suoi libri: Creazione senza Dio (2006); La vita inaspettata (2011); Homo sapiens (2011, con L.L. Cavalli Sforza); La teoria dell’evoluzione (2017); Imperfezione. Una storia naturale (2019) e, con Contrasto, La terra dopo di noi (2019). Ha curato importanti mostre scientifiche e collaborato con i maggiori festival scientifici italiani.