La fine della Polio*

25,00 €

L'immagine in anteprima è una fotografia che rispecchia le reali condizioni del libro.

***I libri danneggiati sono libri d'occasione, nuovi ma provenienti dalle eccedenze di magazzino e dagli stock di copie invendute dalle librerie o fiere. I libri sono pienamente integri, anche se quelli più datati potrebbero presentare segni di usura sulle copertine e/o al loro interno***


In un mondo sconvolto e dilaniato dalla guerra, l’iniziativa per lo sradicamento globale della polio sembra un raro e prezioso esempio di ciò che si potrebbe realizzare con il lavoro congiunto e armonico di tutti i paesi del mondo coalizzati contro un comune nemico.

Quantità

  • Tutti i tuoi acquisti sono protetti con i migliori standard SSL e certificati ! Tutti i tuoi acquisti sono protetti con i migliori standard SSL e certificati !
  • Spedizione veloce e con tracciabilità per seguire il tuo prodotto. Spedizione veloce e con tracciabilità per seguire il tuo prodotto.
  • Tutti gli acquisti godono del diritto di recesso. Tutti gli acquisti godono del diritto di recesso.
Sebastião Salgado
#9788886982887

20,5x25,5 cm
160 pagine
90 fotografie in b/n
rilegato

Salgado ha viaggiato a lungo in cinque diversi paesi per fotografare la campagna internazionale, cominciata nel 1988, per sradicare questa piaga globale.
Con la macchina fotografica, e l’indispensabile sostegno del Rotary International e dell’Unicef, Salgado ha a lungo viaggiato per raccontare come si vive nei paesi dove ancora la polio è una sciagura e soprattutto in che modo, con quali mezzi e con quali risultati, la battaglia per il debellamento della malattia sta per essere vinta. Nelle sue splendide immagini in bianco e nero è racchiusa la storia di questo grande sforzo.

Sebastião Ribeiro Salgado nasce l’8 febbraio 1944 ad Aimorés, nello stato di Minas Gerais, in Brasile. A 16 anni si trasferisce nella vicina Vitoria, dove finisce le scuole superiori e intraprende gli studi universitari. Nel 1967 sposa Lélia Deluiz Wanick. Dopo ulteriori studi a San Paolo, i due si trasferiscono prima a Parigi e quindi a Londra, dove Sebastião lavora come economista per l’Organizzazione Internazionale per il Caffè. Nel 1973 torna insieme alla moglie a Parigi per intraprendere la carriera di fotografo. Lavorando prima come freelance e poi per le agenzie fotografiche Sygma, Gamma e Magnum, per creare poi insieme a Lélia la agenzia Amazonas Images, Sebastião viaggia molto, occupandosi prima degli Indios e dei contadini dell’America Latina, quindi della carestia in Africa verso la metà degli anni Ottanta. Queste immagini confluiscono nei suoi primi libri. Tra il 1986 e il 2001 si dedica principalmente a due progetti. Prima documenta la fine della manodopera industriale su larga scala nel libro La mano dell’uomo, (Contrasto, 1994) e nelle mostre che ne accompagnano l’uscita (presentata in 7 diverse città italiane). Quindi documenta l’umanità in movimento, non solo profughi e rifugiati, ma anche i migranti verso le immense megalopoli del Terzo mondo, in due libri di grande successo: In cammino e Ritratti di bambini in cammino (Contrasto, 2000). Grandi mostre itineranti (a Roma alle Scuderie del Quirinale e poi a Milano all’Arengario di Palazzo Reale) accompagnano anche in questo caso l’uscita dei libri. Lélia e Sebastião hanno creato nello stato di Minas Gerais in Brasile l’Instituto Terra che ha riconvertito alla foresta equatoriale – che era a rischio di sparizione – una larga area in cui sino stati piantati decine di migliaia di nuovi alberi e in cui la vita della natura è tornata a fluire. L’Instituto Terra è una delle più efficaci realizzazioni pratiche al mondo di rinnovamento del territorio naturale ed è diventata un centro molto importante per la vita culturale della città di Aimorés.
Sebastião Salgado si è spento a Parigi dove viveva il 23 maggio del 2025, all'età di 81 anni.