Studio Azzurro*

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AA.VV.
#9788869653513

20x25,7 cm
280 pagine
330 fotografie a colori e in b/n
brossura con bandelle

 

Il volume racconta e analizza gli spettacoli musicali, teatrali, di danza di Studio Azzurro, un gruppo di ricerca artistica fondato nel 1982. I lavori presentati sono una significativa selezione dell’articolata produzione di trent’anni di sperimentazioni. La struttura portante del volume è data da una rigorosa ricostruzione degli spettacoli basata sui documenti conservati negli archivi di Studio Azzurro (schizzi, storyboard, testi, immagini fotografiche, recensioni, locandine) e sulla memoria diretta degli autori.

L’esperienza del teatro è divenuta pervasiva, ha inesorabilmente intrecciato tutta la nostra attività, l’ha marcata e l’ha sollecitata generando una modalità stilistica in cui ci riconosciamo. Ci ha aiutato, nei nostri voli virtuali, a mantenere la presa sulla fisicità delle cose, dei corpi e degli spazi. Alimentando il dialogo, fra questi due fattori, che sin dall’inizio ha segnato le nostre scelte. 

Paolo Rosa

Il lavoro di Studio Azzurro si legge all’interno dei nuovi paradigmi connessi al mutamento che la scienza, le nuove tecnologie, l’estetica vanno elaborando a partire dagli ultimi tre decenni del XX secolo e oltre. Molte domande attraversano i testi, in particolare: l’uso di dispositivi tecnologici ha narcotizzato o amplificato la dimensione teatrale? Una drammaturgia che ha come dispositivo costruttivo le nuove tecnologie è stata in grado di reinventare il medium teatro?
Il libro, con i testi introduttivi di Paolo Rosa e Valentina Valentini, propone così un incontro appassionante con opere in cui spesso vengono superati i tradizionali limiti del palcoscenico, alla ricerca di nuovi aspetti della drammaturgia.

Quando, si chiedeva Thomas Kuhn (1978), una comunità scientifica decide di abbandonare il modo tradizionale di concepire il mondo e adottare un nuovo paradigma? E cosa l’adozione di tale paradigma comporta, come singolo individuo e come società, fermo restante che ‘Ciò che uno vede, dipende sia da ciò a cui si guarda, sia anche da ciò che la sua precedente esperienza visivo-concettuale gli ha insegnato a vedere’? Il lavoro di Studio Azzurro si legge all’interno dei nuovi paradigmi connessi al mutamento che la scienza, le nuove tecnologie, l’estetica vanno elaborando a partire dagli ultimi tre decenni del XX secolo e oltre. 

Valentina Valentini

“L’esperienza del teatro è divenuta pervasiva, ha inesorabilmente intrecciato tutta la nostra attività, l’ha marcata e l’ha sollecitata generando una modalità stilistica in cui ci riconosciamo. Ci ha aiutato, nei nostri voli virtuali, a mantenere la presa sulla fisicità delle cose, dei corpi e degli spazi. Alimentando il dialogo, fra questi due fattori, che sin dall’inizio ha segnato le nostre scelte”.

                                                          Paolo Rosa