- Prezzo scontato

Cosa resta, in questo momento di cambiamento, di quei valori che negli anni hanno permesso alla fotografia di modellare lo sguardo moderno e contribuire, in un certo modo, alla nostra felicità?
Travolta dalla tecnologia digitale, destituita delle sue funzioni essenziali, la fotografia è diventata ormai qualcosa di diverso da quanto per anni, potremmo dire per secoli, siamo stati abituati a pensare.
15x21 cm
206 pagine
56 fotografie in b/n
brossura con sovracoperta
Joan Fontcuberta, fotografo, studioso e attento osservatore della contemporanea “società delle immagini”, in questo libro esamina quel che rimane, oggi, della fotografia. Fedele al principio che una fotografia vale più di mille bugie, Fontcuberta ci porta in un viaggio ironico ed erudito intorno a cosa sia la nuova fotografia (digitale) e ci spiega in che modo dobbiamo imparare a non temere, ma anzi assecondare, lo smarrimento fotografico che ci provoca. Riflessioni critiche ed evocazioni poetiche si alternano in questo libro intorno al valore di una nuova, postmoderna (foto)camera di Pandora. Una camera delle meraviglie che non si limita più a descrivere il nostro ambiente, ma vuole mettere in ordine e in chiaro i nostri sentimenti, la nostra memoria e la nostra vita. L’arte della luce aspira ora a diventare arte della lucidità.
Joan Fontcuberta (Barcellona, 1955) contemporaneamente alla sua ricerca artistica, ha portato avanti negli anni un’attività multidisciplinare nel mondo della fotografia, come docente, critico, storico e curatore di mostre. La sua ricera artistica, che si concentra sui concetti di natura, tecnologia, fotografia e verità, è stata presentata in numerose mostre personali presso importanti istituzioni internazionali, tra cui il MoMA di New York, il Musée Cantini di Marsiglia, l’Art Institute di Chicago, l’IVAM di Valencia, il MNAC di Barcelona, il Palazzo delle Esposizioni di Roma, l’ARTIUM di Vitoria y Palais de Beaux Arts di Lille.