Un’autentica bugia

19,90 €

Una divertente e acuta digressione sui temi del vero e del falso nella fotografia nata sulla scia delle accese discussioni intorno al digitale e alla sua estrema manipolabilità. Smargiassi tenta di dimostrare che la “rivoluzione digitale”, almeno in termini di rovesciamento del dogma referenziale della fotografia, della sua assunzione di veridicità, non esiste, perché quel dogma è stato sfidato con successo più volte anche nel secolo e mezzo della fotografia analogica. 

Quantità
Non ci sono abbastanza prodotti in magazzino

  • Tutti i tuoi acquisti sono protetti con i migliori standard SSL e certificati ! Tutti i tuoi acquisti sono protetti con i migliori standard SSL e certificati !
  • Spedizione veloce e con tracciabilità per seguire il tuo prodotto. Spedizione veloce e con tracciabilità per seguire il tuo prodotto.
  • Tutti gli acquisti godono del diritto di recesso. Tutti gli acquisti godono del diritto di recesso.
Michele Smargiassi
9788869651250

15x21 cm
320 pagine
150 fotografie in b/n
rilegato con sovracoperta

Con una serie di esempi e tanti gustosi aneddoti, il volume spiega “come” la fotografia abbia saputo mentire nella storia (in modo volontario e involontario), come la catena di decisioni umane e “inconscio-tecnologiche” che produce un’immagine implichi inevitabilmente un’alterazione della realtà percepita. Infine, affronta il “perché” l’immagine fotografica sia stata costretta o tentata di mentire. 

Michele Smargiassi è giornalista professionista da vent’anni, prima a l’Unità poi a la Repubblica, dove è inviato di cronaca e cultura, coltiva la sua passione per la storia e l’antropologia sociale della fotografia scrivendo articoli e saggi (uno dei quali, sulla fotografia familiare, è apparso sugli Annali della Storia d’Italia Einaudi), curando mostre e pubblicazioni, collaborando con musei e istituzioni, tenendo conferenze e corsi. Da uno di questi, dedicato al rapporto fra fotografia e realtà, è scaturita l’idea di questo volume. Vive a Modena.