14 x 19 cm 104 pagine 26 fotografiein b/n cartonato
La bellezza di Marilynèil volume della collana Lampi che raccoglie una preziosa selezione di interventi e riflessioni dedicati a Marilyn Monroe, a sessant’anni dalla sua morte avvenuta il 4 agosto 1962.
Quando Norma Jeane Mortenson Baker, in arte Marylin Monroe, morì, molte firme celebri vollero ricordarla. Come scrive Goffredo Fofi in apertura al libro, «Centinaia di altre continuano a spiegarcela a ogni anniversario, a interpretare la sua morte, a cercare di definire il suo fascino o a denigrare le sue qualità di attrice, la sua statura di donna. Che vasta antologia si potrebbe compilare scegliendo il meglio e il peggio di questa prosa!». Raccogliendo questa provocazione, il volume realizza così un ritratto autentico e lontano dagli stereotipi dell’attrice che, a distanza di anni, continua a essere una figura iconica, diventata mitica per la sua bellezza prorompente e il talento, ed esemplare per la sua vicenda personale. Quella “bellissima bambina” che ci viene presentata in modo inedito dal racconto-ricordo di Truman Capote da cui emergono fragilità e splendore insieme e che diventa il soggetto dell’elegia, lucida e commovente, che Pier Paolo Pasolini tributa a una fragile e bellissima Marilyn nel finale del film La rabbia. Una preghiera di Ernesto Cardenal per la giovane che “sognò di essere una stella del cinema” segue la riflessione di Piergiorgio Bellocchio sul suicidio della diva di Hollywood. Questi testi d’eccezione sono accompagnati da una straordinaria scelta di immagini, realizzate dai grandi fotografi di Magnum Photos. Il libro si chiude con il formidabile testo di Truman Capote.
Marilyn non fu solo un’ottima attrice, ma anche una donna che tentò in modo incessante di liberarsi del gravoso stereotipo della diva hollywoodiana bella e ottusa, scontrandosi contro un sistema spesso volgare e maschilista. Il suo suicidio creò una frattura in quel mondo, cristallizzando per sempre la sua figura che ha rappresentato suo malgrado tutta la contemporaneità e i dissidi di un’epoca di passaggio.