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Chi sono io?

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Negli autoritratti di questo libro c’è il racconto di un secolo.

Ma non dicono cosa è successo, dicono perché.
Concita De Gregorio


Chi sono io? è il libro di Concita De Gregorio per la collana In Parole. L’autrice ha compiuto una lunga ricognizione nel territorio della fotografia femminile interrogando, e interrogandosi, sul senso e il valore di un gesto: quello dell’autorappresentazione.

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Concita De Gregorio
9788869658082

16 x 22,4
194 pagine
90 fotografie a colori e b/n
cartonato telato

Video Trailer

Qual è la differenza tra il selfie e l’autoritratto? Secondo l’autrice il selfie ha a che fare con la reputazione, l’autoritratto con l’identità. Fin dalla sua nascita la fotografia ha offerto uno specchio davanti al quale misurare e definire la propria identità: un terzo occhio capace di scavare a fondo nell’animo umano. Una intima e intensa galleria fotografica, da Francesca Woodman a Cindy Sherman, da Wanda Wulz a Dora Maar, attraverso gli anni dalla fine dell’Ottocento fino ad arrivare al secolo scorso con V. Maier che disse di fotografare se stessa per trovare il proprio posto nel mondo. Una carrellata che si conclude con le interpreti dei nostri giorni. Concita De Gregorio descrive come attraverso gli autoritratti di queste “maestre” della fotografia, sia possibile ripercorrere e raccontare una storia, la loro storia.
La ricerca sul tema dell’autorappresentazione nelle fotografe donne condotta nel libro prende le mosse da una constatazione dell’autrice ben descritta nell’introduzione a Chi sono io?: “ho cercato molti autoritratti, per molto tempo. Quelli che ho trovato sono quasi tutti femminili. Le donne fotografe si ritraggono sempre, quasi sempre. Gli uomini fotografi molto meno. È curioso. I fotografi non hanno bisogno di cercare la loro anima? Come mai voltano così di rado la macchina fotografica verso se stessi? Perché il lavoro sull’identità – chi sono io – è in fotografia un lavoro soprattutto femminile?”.
Da qui il desiderio di interrogare cinque giovani fotografe italiane – Guia Besana, Silvia Camporesi, Anna Di Prospero, Simona Ghizzoni e Moira Ricci – che si muovono nel campo dell’autorappresentazione. Il volume presenta l’incontro tra Concita De Gregorio e le fotografe citate in forma di racconti-dialoghi raccolti in sezioni dedicate. Nessuna di loro ha descritto a Concita De Gregorio le caratteristiche tecniche delle proprie immagini, a tutte premeva parlare piuttosto della propria storia: la famiglia, la madre l’infanzia, il corpo, il sesso, la paura e temi legati all’identità.
Nel corso dei suoi incontri con le fotografe l’autrice si è interrogata dunque sul senso e sul valore del gesto dell’autoritrarsi e ha cercato di decifrarne l’intenzione di fondo, individuando alcuni temi comuni evidenti nei loro autoritratti. Come ad esempio la presenza dell’acqua come elemento ricorrente contestualizzante e decontestualizzante al tempo stesso o del colore rosso; la scelta di rappresentarsi allo specchio o con il volto celato, coperto o negato all’obiettivo; la metamorfosi come simbolo di rinascita e trasformazione del corpo; il travestimento come strumento di affermazione sociale o di evasione da ruoli precostituiti; il corpo in quanto oggetto di riflessione, denuncia e riappropriazione.
Chi sono io? è un volume che traccia un percorso di lettura insolito e sorprendente, capace di innescare un dialogo virtuale tra epoche e culture differenti e di toccare tematiche portanti e universali come quelle dell’identità e della reputazione.
Completa il volume un approfondito apparato di note biografiche delle autrici citate o presentate.

Giornalista e scrittrice, Concita De Gregorio è inviata per il quotidiano la Repubblica, per il quale cura anche la rubrica “Invece Concita”. Ha ideato e realizzato il progetto Cosa pensano le ragazze, online su Repubblica.it per un anno dall’8 marzo 2016. Dopo Pane quotidiano, rubrica di libri, su Rai Tre conduce dal 2016 Fuori Roma, programma da lei ideato, e nel 2017 ha condotto l’approfondimento quotidiano dalla Mostra del Cinema di Venezia Da Venezia è Tutto. È autrice di Non lavate questo sangue (2001), Una madre lo sa (2006), Malamore (2008), Così è la vita(2011), Io vi maledico (2013), Un giorno sull’isola. In viaggio con Lorenzo (2014), Mi sa che fuori è primavera (2015), da cui è tratto l’omonimo monologo teatrale adattato e interpretato da Gaia Saitta con la regia di Giorgio Barberio Corsetti, Cosa pensano le ragazze (2016) e Non chiedermi quando. Romanzo per Dacia (2016). Nel 2017 ha firmato con Esmeralda Calabria il film-documentario Lievito madre, presentato alla 74a Mostra del Cinema di Venezia.