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di Bestie e di Animali

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di Bestie e di Animali è  una riflessione sul simbiotico legame tra umani e animali scritta a quattro mani con penna e luce da Franco Marcoaldi e Ferdinando Scianna. Si tratta del quarto titolo di Ferdinando Scianna per la collana In Parole, inaugurata proprio dal fotografo siciliano con Ti mangio con gli occhi.

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F. Marcoaldi - F. Scianna
9788869657115

16x22,4 cm
224 pagine
130 fotografie ca. in b/n
cartonato telato

Nel corso degli anni Scianna ha puntato il suo obiettivo anche sul mondo animale con cui gli uomini convivono. Allo stesso modo, nel corso della sua carriera di poeta e scrittore, anche molti versi di Franco Marcoaldi hanno avuto come protagonisti gli animali, domestici e non. Da questo sguardo comune verso il mondo animale è nato di Bestie e di Animali. Le inconfondibili fotografie in bianco e nero di Scianna dialogano con le poesie edite e inedite dello scrittore e con una selezione di testi di altri autori tra cui CanettiBergerCoetzeeCortázarKundera e Ortese.
Questo imperdibile binomio di parole e immagini trasforma il libro in un ampio affresco di una millenaria coesistenza tra essere umano e essere animale. L’obiettivo di Scianna racconta animali veri - cani, pecore, mucche, capre, asini, pesci, gatti, cavalli - ma anche finti – di plastica, peluche, di marmo; vivi, ma anche morti – pescati, scuoiati, intrappolati, abbattuti. E ancora: cammelli che dormono abbandonati a terra esattamente come i loro padroni; bambini seminudi che cavalcano piccoli maiali, mentre uccelli o galletti compaiono appollaiati sulle loro spalle. Le fotografie pongono quindi sullo stesso piano bestie selvatiche e animali addomesticati, che, vivendo a stretto contatto con l’uomo, in qualche modo lo definiscono.

I due autori sviluppano una riflessione che, ai giorni nostri, risulta essere necessaria, se è vero quanto ha scritto Elias Canetti: “Non ci si può immaginare come sarà pericoloso il mondo senza gli animali”.

Le foto sugli animali sono lì da molti anni. Ci sono ritornato molte volte, ci ho persino imbastito un paio di mostre. Una, non per caso, aveva come titolo “Bestie”. È da un pezzo che sapevo che in un modo o in un altro dovevano diventare un libro.

 Ferdinando Scianna
 
In questo strano libro scritto a quattro mani – o meglio, scritto assieme con la penna e con la luce – i maiali, i cani, le pecore, i pesci, i cammelli, i gatti, i cavalli che vi compaiono in foto, da animali 

si trasformano, per l’appunto, in bestie. 
Ovvero sono presentati come creature che nell’immediatezza del loro essere trovano il proprio fine e il proprio senso – creature, intendo dire, non addomesticabili dall’umana coscienza, che si autoaffermano nella pienezza del loro 
conatus essendi.

Franco Marcoaldi

 

Franco Marcoaldi, poeta e scrittore, è nato nel 1955 e vive da tempo sulla laguna di Orbetello. Ha scritto per il teatro (Benjaminowo e Sconcerto con Toni Servillo), per la musica, per la televisione (i Dieci Comandamenti di Roberto Benigni, la serie di documentari Grand’Italia per Rai Cultura), ma il centro della sua attività è la poesia. I suoi versi sono tradotti in svariati paesi. Tra i suoi libri in versi più recenti ricordiamo Benjaminowo: padre e figlio (2004), Animali in versi (2006), Il tempo ormai breve (2008), La trappola (2012), Il mondo sia lodato (2015) e Tutto qui (2017) pubblicati con Einaudi. Nel 2011 con la stessa casa editrice pubblica Baldo - I cani ci guardano.

Ferdinando Scianna nasce a Bagheria in Sicilia, nel 1943. Comincia a fotografare negli anni '60, mentre frequenta la facoltà di Lettere e Filosofia all' Università di Palermo. In questo periodo fotografa, in modo sistematico, la sua terra, la sua gente, le sue feste. Nel 1965 esce il volume Feste Religiose in Sicilia, con un saggio di Leonardo Sciascia: ha così inizio una lunga collaborazione e amicizia tra Scianna e lo scrittore siciliano. Pochi anni più tardi, nel 1967, si trasferisce a Milano, lavora per L'Europeo, e poi come corrispondente da Parigi, citta in cui vivrà per dieci anni. Nel 1977 pubblica in Francia Les Siciliens (Denoel), con testi di Domenique Fernandez e Leonardo Sciascia, e in Italia La villa dei mostri, sempre con un'introduzione di Sciascia. A Parigi scrive per Le Monde Diplomatique La Quinzaine Litteraire e soprattutto conosce Henri Cartier-Bresson, le cui opere lo avevano influenzato fin dalla gioventù. Il grande fotografo lo introdurrà nel 1982, come primo italiano, nella prestigiosa agenzia Magnum. Dal 1987 alterna al reportage la fotografia di moda riscuotendo un successo internazionale. È autore di numerosi libri fotografici e svolge da anni un'attività critica e giornalistica; ha pubblicato moltissimi articoli su temi relativi alla fotografia e alla comunicazione per immagini in generale. Gli ultimi libri pubblicati con Contrasto sono Ti mangio con gli occhi (2013), Visti&Scritti (2014), Obiettivo ambiguo (2015) e In gioco (2016).