18x25cm 244 pagine 193 fotografie in b/n cartonato
L’occhio come mestiere è un libro di Gianni Berengo Gardin con un testo di Edoardo Albinati. Oltre alle fotografie, il libro è arricchito anche dalla prefazione di Giovanna Melandri, da un testo di Alessandra Mauro e da una conversazione tra Margherita Guccione e Berengo Gardin. Il titolo richiama quello del celebre libro curato da Cesare Colombo, uscito nel 1970, che raccoglieva un’antologia di fotografie di GianniBerengo Gardin e testimoniava l’importanza del suo sguardo, delsuo metodo e del suo mestiere, per riuscire a narrare il suo tempoattraverso le immagini. Questo volume vuole proporre ora un nuovo racconto visivo di Berengo Gardin dedicato all’Italia e composto di quasi duecento fotografie, alcune celebri, altre meno note, altre ancora inedite. Una lunga sequenza in bianco e nero che ferma in immagini perfette grandi momenti e situazioni di una semplice, splendida normalità; personaggi, reportage dirompenti, paesaggi che conosciamo e che speriamo non cambino mai.
«Continuo a rimanere un uomo che da anni cerca di scrivere con la macchina fotografica, il vero strumento con cui riesco a esprimermi e che provo a usare esattamente come uno scrittore usa la sua penna. Per continuare a raccontare il mondo che ho davanti agli occhi e nella mia testa».