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Willy Ronis

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Con falsa modestia, Willy Ronis sosteneva che le sue foto le avrebbe potute scattare chiunque, che erano tutte frutto del caso. In realtà, solo lui poteva realizzare quei piccoli miracoli di gioia quotidiana, rari e preziosi, in cui il tempo e lo spazio parevano riuscire a lavorare all’unisono; solo il suo sguardo sapeva dosare luci e forme, immediatezza e attesa, ritmo e armonia, ironia leggera da flâneur parigino e gravità da filosofo.

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Willy Ronis
9788869652363

12,5x19 cm 
144 pagine 
63 fotografie in b/n 

brossura

Essere libero? Sì, ma non è tanto una questione di libertà quanto di piacere che si prova per cose diverse. 
Quel piacere, Willy Ronis lo ha custodito per tutta la vita, coniugando lavori su commissione e ricerche personali, con l’insegnamento della storia e della tecnica della fotografia e, soprattutto, coltivando la curiosità come bene supremo.
Willy Ronis nasce a Parigi nel 1910 e impara a fotografare nello studio del padre, ritrattista a Montmartre. Intorno alla metà degli anni ’30 pubblica I suoi primi reportage sociali sulla rivista Regards. Nell’immediato dopoguerra è Il primo francese a lavorare per Life, ed entra a far parte dell’agenzia Rapho. Nel 1953 Edward Steichen lo include nella mostra “Five French Photographers” (con Cartier-Bresson, Doisneau, Izis e Brassaï), organizzata al MoMa di New York, e due anni dopo sceglie alcune sue immagini per la celebre esposizione “The Family of Man”.
Fondamentale interprete della cosiddetta “fotografia umanista”, nel 1979 ottiene Il Grand Prix Des Arts et Lettres pour la photographie. Muore nel 2009.