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Ferdinando Scianna incarna una forma rara di fotografia, quella che si può leggere a diversi livelli di significato e in cui una vasta cultura è la base per le qualità plastiche ed estetiche.
Siciliano, scrittore e letterato, amante appassionato di antropologia e scienze umane, Ferdinando Scianna trasferisce con irruenza, nella fotografia, il pathos e la lirica con cui percepisce la vita.
24,5x32 cm
252 pagine
170 fotografie in b/n
rilegato con sovracoperta
Cooptato da Henri Cartier-Bresson, suo “maestro di sempre”, è il primo fotografo italiano a entrare a far parte, nel 1982, dell’agenzia Magnum: conferma e consacrazione della forza e dell’importanza della sua fotografia, da sempre strettamente legata ai temi della sua terra, del ricordo, di una memoria che è fatta di pensieri, di miti antichi rivissuti in chiave contemporanea, di maestri da cui imparare, di improvvise intermittenze del cuore, di volti riconosciuti e mai dimenticati.
Di umanità.
Questo volume presenta una scelta retrospettiva delle immagini realizzate da Scianna e accompagnerà la mostra in programma a Parigi, alla MEP nel 2009 e poi a Milano, PAC, nel 2010.
Ferdinando Scianna nasce a Bagheria, Sicilia, nel 1943. Frequenta a Palermo la Facoltà di Lettere e Filosofia, poi abbandonata per dedicarsi alla fotografia. Dopo l’incontro avvenuto nel 1963 con lo scrittore Leonardo Sciascia, ha inizio un periodo di lavoro molto significativo che dà vita alla sua prima opera “Feste religiose in Sicilia”. Nel 1967 lavora per l’Europeo come inviato speciale a Parigi dove rimane per dieci anni. Nel 1982 diventa membro dell’agenzia Magnum. Dal 1987 alterna la sua attività di reporter a quella di fotografo di moda. Scianna svolge da anni un’importante attività critica e giornalistica e pubblica numerosi articoli sulla fotografia come mezzo espressivo e narrativo.