Roma è una madre, ed è la madre ideale, perché indifferente. È una madre che ha troppi figli e quindi non può dedicarsi a te, non ti chiede nulla, non si aspetta niente.
Federico Fellini
E se Italo Calvino ci ha insegnato che “le città, come i sogni, sono costruite di desideri e paure”, Sabrina ci regala il racconto dei suoi desideri e delle sue paure. Ma soprattutto apre le porte di quello strano sogno che è vivere in un luogo come Roma. Molto più che una città: un’appartenenza.
Alessandra Mammì
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Io e Romadi Sabrina Ferilli è un libro intervista scritto con Alessandra Mammì, che ne firma l’introduzione. In questo che è il primo volume della nuova collana di Contrasto che racconterà le città italiane attraverso gli occhi di cittadini speciali, per la prima volta l’attrice romana parla della sua vita, sia pure in una forma autobiografica originale e anticonvenzionale e in modo del tutto coerente con la sua personalità, parte dalla sua città, Roma, di cui è diventata un’icona (basti pensare al suo ruolo in La grande bellezza, in cui incarna la vitalità agonizzante della Città Eterna). Io e Roma è pensato come una lunga passeggiata rievocativa che intreccia la storia personale e pubblica dell’attrice con le strade e la storia di Roma attraverso l’osservazione e il commento delle fotografie di grandi artisti del passato e del presente, che hanno immortalato negli anni la città: da Henri Cartier-Bresson a Herbert List, da Gianni Berengo Gardin a William Klein, da Bruno Barbey a Elliott Erwitt e Martin Parr, solo per citarne alcuni. Dialogando con Alessandra Mammì, le immagini inducono a un confronto sulla Roma di ieri e di oggi, sul senso di appartenenza di chi la abita.
Roma mi ha insegnato a difendere il mio tempo. Non sono mai andata da un punto all’altro ma ho goduto ogni istante dell’intero tragitto: la strada nel mezzo. Ancora oggi cammino tanto, come tutti i romani, ai quali non è affatto vero che piace andare in macchina. Questa è una città dove si sta per strada anche se piove, una città di cui non ti liberi e che io ho sempre portato in scena con me.
Sabrina Ferilli
Il libro prende le mosse dall’infanzia dell’attrice nei quartieri a cui è più sentimentalmente legata, come Prati e il centro storico, racconta poi degli esordi in teatro con Garinei e successivamente nel mondo del cinema e di Cinecittà. Abbraccia la vita negli anni Ottanta, la forte influenza dei valori del PCI, di cui il padre di Sabrina è dirigente, e che la porteranno a schierarsi apertamente nel corso di alcune lotte per i diritti civili. Ma ogni tassello di questo racconto della memoria è una dichiarazione di amore nei confronti della capitale d’Italia che Sabrina Ferilli ama in tutti i suoi aspetti: dai monumenti, acquedotti, fontane, parchi, fino alle domeniche d’agosto ad Ostia, alle periferie lacerate dalla crisi economica e alle orde di turisti, che invadono il centro sullo sfondo di panorami mozzafiato che fanno innamorare. Nel libro c’è anche un’antologia di testi di autori vari che hanno scritto su Roma tra cui Ennio Flaiano, Paolo Virzì, Raffaele La Capria, Pierpaolo Pasolini e i Modena City Ramblers. Infine, il volume presenta una biografia di Sabrina Ferilli e dei fotografi autori delle immagini.
Autori delle fotografie: Tommaso Ausili, Bruno Barbey, Gianni Berengo Gardin, Henri Cartier-Bresson, Giovanni Cozzi, Stuart Franklin, Thomas Hoepker, Mimmo Jodice, Yousuf Karsh, William Klein, Herbert List, Dylan Martinez, Angelo Palma, Martin Parr, f. Scianna, Massimo Siragusa, Nikolas Tikhomiroff, Angelo Turetta, John Vink, Samuel Zuder.
Autori dei testi: Michela Barisonzi, Giuseppe Fiori, Ennio Flaiano, Pietro Garinei, Christian Griffiths, Raffaele La Capria, Alessandra Lavagnino, Modena City Ramblers, Pier Paolo Pasolini, Armando Trovajoli, Massimo Vincenzi, Paolo Virzì.