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Genius Loci. Nel teatro dell'arte
Genius Loci. Nel teatro dell’arte di Roberto Cotroneo, il nuovo titolo della collana In Parole, propone, per la prima volta insieme, le fotografie e i testi di Roberto Cotroneo, autore che da alcuni anni ha affiancato al suo lavoro di scrittura letteraria e saggistica a quello della fotografia. Per più di tre anni Cotroneo ha osservato e fotografato il pubblico negli spazi espositivi: nei loro movimenti, nelle posture, nelle espressioni, nella capacità di attraversare gli spazi, le soglie, i luoghi.
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9788869657023
16 x 22,4 cm
144 pagine
110 fotografie a colori
cartonato telato
Genius Loci è il risultato di questo lungo lavoro, fatto di testi e di immagini, del rapporto tra pubblico e arte, tra opere e immagini fotografiche raccolte nelle gallerie e nei musei di tutta Italia. I Musei Vaticani, la Galleria Borghese, il MAXXI, la Galleria Nazionale di Arte Moderna e il Museo del Vittoriano a Roma, ma anche ad esempio gli Uffizi e Palazzo Strozzi a Firenze. Il Museo Egizio a Torino, e il MART a Rovereto, Punta della Dogana a Venezia e tanti altri.
Le sale di un museo d’arte prevedono un pubblico che guarda le opere, ma non un pubblico che osserva un pubblico. La novità di Genius loci è rappresentata dalla direzione dello sguardo di Roberto Cotroneo. L’autore vuole capire cosa accade alle persone dentro uno spazio espositivo, che stiano osservando un quadro di Edward Hopper o di Piero della Francesca, una fotografia di David Lachapelle o un’opera di Alberto Burri o di Mimmo Paladino. La sua osservazione lo porta a inserire i soggetti dentro un’immagine ulteriore, che è l’immagine fotografica, capace di sommare le diverse arti con i corpi in movimento, i riflessi, le posture, la sensualità. Molti visitatori, se non quasi tutti, fotografano quello che vedono, e molti, se non quasi tutti, si assentano, trovano distrazioni, guardano gli smartphone e attendono notizie dal loro mondo privato (messaggi, mail, news) all’interno di spazi estranei. Ciò di cui ha preso immediatamente atto Roberto Cotroneo sin dall’inizio del suo lavoro, è stata proprio la constatazione che nel teatro dell’arte, la scena non è quella dell’opera ma quella del pubblico che la attraversa.
Molti si adattano alle opere: scegliendole, esitando fermandosi più su una che su un’altra. Molti, ancora, e questo vale per i grandi musei popolari con capolavori celeberrimi e universali, si muovono in gruppo, in massa, come fossero migrazioni. Altri, come soffrissero di una intermittenza della comprensione, si stupiscono di fronte a installazioni che capiscono poco, o che trovano eccentriche, con quell’espressione dubbiosa di chi mai si metterebbe in casa una certa opera, e figurarsi poi in un museo. Ma il progetto di Genius Loci è un progetto che non può fare a meno di sconfinare, anche se con una leggera diffidenza e discrezione, nella cosiddetta sociologia dell’arte.
Roberto Cotroneo
Il libro ha accompagnato la mostra Roberto Cotroneo. Genius loci. Nel teatro dell’arte esposta presso la Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma dal 4 aprile a 4 giugno 2017.
Il lavoro Genius loci è stato possibile anche grazie alla legge n. 106 del 29 luglio 2014 del Ministro dei Beni e della Attività Culturali Dario Franceschini che ha concesso ai visitatori di fotografare nei musei e nelle gallerie. Il libro contiene anche una fotografia scattata dal Ministro Franceschini alla Tate Gallery di Londra.
Roberto Cotroneo è un critico, uno scrittore, un saggista, un poeta e un fotografo italiano. È stato per quasi vent’anni critico letterario e capo delle pagine culturali del settimanale L’Espresso. Dal 2012 scrive per Sette, il supplemento settimanale del Corriere della Sera, dove tiene la rubrica “Blowin in the Web”. Ha pubblicato i romanzi: Presto con fuoco, Otranto, L’età perfetta, Per un attimo immenso ho dimenticato il mio nome, Questo amore, Il vento dell’odio, E nemmeno un rimpianto, Betty, tradotti in molti paesi del mondo. Ha scritto saggi sulla letteratura, sulla scrittura creativa, la musica e la fotografia. Tra i suoi titoli: All’indice, Se una mattina d’estate un bambino, Chiedimi chi erano i Beatles, Eco: due o tre cose che so di lui, Manuale di scrittura creativa, Il sogno di scrivere, Lo sguardo rovesciato. Ha pubblicato tre volumi di poesie - I demoni di Otranto, L’innocenza dell’errore, In quest’alba dove ricomincia il tempo - e una raccolta di racconti: Adagio infinito e altri racconti sospesi. Ha curato l’edizione delle Opere di Giorgio Bassani per la collana i Meridiani di Mondadori.