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Il libro Walter Bonatti. Fotografie dai grandi spazi, pubblicato da Contrasto e GAmm Giunti, accompagna la mostra omonima, in programma dal 13 novembre 2014 al 8 marzo 2015 a Palazzo della Ragione Fotografia di Milano. La mostra, a cura di Alessandra Mauro e Angelo Ponta, è promossa dal Comune di Milano - Cultura, Palazzo della Ragione, Civita, Contrasto e GAmm Giunti, e realizzata in collaborazione con l’Archivio Bonatti.
191 pagine
24x30 cm
118 a colori e b/n
cartonato
Nel volume, come pure nella mostra, le immagini di Walter Bonatti compongono un lungo, unico diario di viaggio dove, in una sequenza non cronologica ma certo non casuale, si intrecciano visioni e ricordi legate alla figura del grande esploratore e alpinista. Le fotografie sono accompagnate da brevi note dello stesso autore, parole tratte dai suoi molti testi: da quelli apparsi sulla rivista Epoca negli anni dal 1965 al 1978, alle memorie dei suoi libri, ai resoconti delle conferenze tenute negli ultimi anni. Si tratta di notazioni con cui Bonatti illustrava il senso e il valore di ogni immagine e, insieme, il senso e il valore unico di ognuna delle sue tante avventure.
I testi introduttivi sono di Giuliano Pisapia, Domenico Piraina, Filippo Del Corno, Alessandra Mauro e Angelo Ponta.
Walter Bonatti nasce a Bergamo nel 1930. La sua grande passione per la montagna lo ha portato a condurre centinaia di imprese alpinistiche. Nel 1951 la sua prima grande impresa: con Luciano Chigo scala la parete est del GrandCapucin nel gruppo del Monte Bianco. Nel 1954 Bonatti è il più giovane partecipante alla spedizione capitanata da Ardito Desio, che porterà Achille Compagnoni e Lino Lacedelli sulla cima del K2. Nel 1955 scala in solitaria e per la prima volta assoluta il pilastro sud del Petit Dru, sempre nel massiccio del Monte Bianco. Fa parte delle guide di Courmayeur. Nell’inverno del 1965 scala in solitaria la parete nord del Cervino su una via fino ad allora inesplorata. È questa la sua ultima impresa di alpinismo estremo. Successivamente si dedicherà all’esplorazione e all’avventura come inviato del settimanale Epoca fino al 1979. A partire dagli anni ‘60 pubblica numerosi libri che narrano le sue imprese alpinistiche. Muore a Roma il 13 settembre 2011, all’età di 81 anni.