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La linea inesistente
Davide Monteleone, nato in un mondo già diviso, ha intrapreso il suo viaggio scoprendo, con la sensibilità del reporter e la visionarietà del fotografo, come al dissolversi della cortina sia comunque rimasto un paesaggio con molte soluzioni di continuità, ancora vive e forti.Il viaggio di Monteleone è fatto di sguardi, annotazioni, evidenze, letture e studi, conferme e scoperte.
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9788869652370
21,5x30 cm
152 pagine
104 fotografie a colori
rilegato
Soprattutto, è fatto di tappe; alcune decise in base a una strategia precisa, altre casuali – come spesso accade a chi viaggia. Ogni tappa è segnata da due scatti che guardano uno a Ovest e uno a Est, per scoprire come sono oggi i paesaggi “oltre” e “al di qua” della cortina, chi abita quelle terre, quale innovazione o involuzione sociale possa essere avvenuta nei luoghi un tempo sorvegliati e inaccessibili. L’itinerario si conclude a Berlino. In questa città l’autore ha cercato di raccogliere le atmosfere che potevano essere quelle di un tempo. Ha provato a rintracciare nei volti, nei paesaggi, nelle luci, nelle case, un’aria ipoteticamente scomparsa. Il libro raccoglie quindi le pagine di un diario di un viaggio lungo il percorso, accidentato ed emblematico, della ex cortina di ferro; un viaggio nella memoria, in cui noi tutti possiamo ritrovarci, figli come siamo di questa Europa un tempo divisa, che ancora oggi stenta a ritrovare il senso e la forza di una vera unità.
Nato nel 1974 a Potenza, Davide Monteleone inizia a lavorare come fotoreporter nel 1998. Nel corso degli anni il suo lavoro è stato pubblicato dalle più prestigiose testate nazionali e internazionali. In particolare si è occupato di cronaca, conflitti e temi sociali ma anche di reportage su paesi lontani. Nel 2002 si trasferisce a Mosca: da questa esperienza nasce il lungo lavoro sull’ex unione sovietica che segna la sua crescita professionale. Nel 2007 vince il World Press Photo con le immagini del conflitto in Libano. Dal 2001 fa parte dell’agenzia Contrasto. Nel 2007 pubblica “Dusha-Anima Russa”, premiato come miglior libro di Fotografia durante il Festival Internazionale di Fotografia di Roma 2008.