I custodi dei fratelli

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Quando i fotografi denunciano i diritti violati

A cura di Alessandra Mauro, con un importante saggio di Susie Linfiel su fotogiornalismo e diritti umani, e un‘introduzione di Marcello Flores.

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AA.VV.
9788869650604

17x24 cm
314 pagine
180 fotografie a colori e in b/n
rilegato con sovracoperta

Si chiamano Lewis Hine, Sebastião Salgado, Eugene Smith, Tom Stoddart, Igor Kostin, Philip Jones Griffith e si sono occupati di fame, di siccità, di disastri ecologici, di Aids… Sono fotografi di documentazione, autori e giornalisti che hanno deciso di puntare la loro macchina fotografica su una serie di storie nascoste che andavano portate alla luce, raccontate, comprese e denunciate. Le loro immagini e il loro lavoro hanno aiutato a far divenire la violazione dei diritti umani coscienza comune e discorso pubblico, contribuendo a sviluppare la nostra cultura civile.
I Custodi dei fratelli raccoglie 20 protagonisti e 20 storie esemplari della fotografia di documentazione. Per ognuno, un testo introduttivo e un’accurata scelta di foto permette di comprendere il senso e il valore di questi importanti reportage. Dall’America della seconda metà dell’Ottocento, in cui Jacob Riis con la sua macchina fotografica cercava di mostrare a tutti “come vive l’altra metà”, alle foto più recenti di Lucinda Devlin che mostrano le stanze della morte - le Omega Suites - dei carceri americani, si traccia una storia della fotografia, di quegli autori impegnati che, come ha insegnato Lewis Hine, “vogliono mostrare cose che devono essere corrette. Vogliono mostrare cose che devono essere apprezzate”.