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In tempo di guerra

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Durante la Seconda Guerra Mondiale, il cadavere di un soldato giace tra le montagne del centro Italia; a Milano un tedesco, nascosto in una cantina di una casa in Via Monte Nevoso, viene catturato da alcuni partigiani mentre, a Torino, dei soldati tedeschi osservano il corpo del “gappista” G. Masi appena ucciso in uno scontro a fuoco. 

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Paolo Ventura
9788889032961

24x30 cm
94 pagine

44 fotografie a colori
rilegato

Sono solo tre delle fotografie che Paolo Ventura ha raccolto in In tempo di guerra, un libro che crea e racconta gli scenari crudi e intensi della guerra. Ma, a differenza di altri lavori, le foto di Ventura sono palesemente finte: le  immagini sono frutto di una meticolosa messa in scena e ognuna rappresenta un inesistente ma verosimile ricordo. 
I soldati sono manichini e le scene e gli oggetti tra cui si muovono sono tutti riprodotti in scala. Come in una grottesca “casa di bambola”, Ventura mette in scena la guerra come rappresentazione ludica e grottesca senza sacrificare l’emozione e il dolore. Una riflessione sorprendente e profonda sul valore della documentazione e della memoria.
Di In tempo di guerra Francine Prose ha scritto che “queste fotografie generano una sospensione temporale, un silenzio malinconico durante il quale ci sembra quasi di sentir bisbigliare i misteri che riguardano la vita e la morte, il tempo e l’età, l’infanzia, l’innocenza e la consapevolezza dell’essere adulti, l’arte, la guerra, la storia, e poi domande come ‘Cosa stiamo guardando?’, ‘Cosa ci sembra di guardare?’, ‘E cosa pensiamo di quello che stiamo guardando?’”.