Dal 24 maggio 2024 al 25 agosto al Mattatoio di Roma, la mostra L’alba che aspettavo. Portogallo, 25 aprile 1974 - Immagini di una rivoluzione, proposta e presentata dall’Ambasciata del Portogallo in Italia, promossa dall’Assessorato alla cultura diRoma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo, con il Camões, I. P., il Ministero della Cultura del Portogallo ecurata da Alessandra Mauro con Contrasto, ripercorre, a cinquant’anni di distanza, gli eventi della rivoluzione dei garofani.
Nel percorso espositivo troviamo circa 100 fotografie di grandi autori, come i portoghesi Alfredo Cunha e Carlos Gil, gli italiani Paola Agosti, Fausto Giaccone, Augusta Conchiglia, internazionali come Sebastião Salgado, Guy Le Querrec, Ingeborg Lippman, Peter Collis. Alle foto si aggiungono poi filmati d’epoca, forniti dalla RTP - Rádio e Televisão de Portugal, installazioni video e wallpaper con la ricostruzione di alcuni tra i murales più celebri del periodo.
Per questa occasione, riportiamo l'interpretazione della Grândola Vila Morena, la canzone che diede il segnale alla rivoluzione, trasmessa alle ore 00:20 del 24 aprile 1974 dalle stazioni di Radio Renascença,da partedel Coro “Inni e canti di lotta” di Giovanna Marini - Scuola di Musica Popolare di Testaccio.
"Nel pomeriggio del 25 aprile, la Radio Televisione Portoghese dà l’annuncio del colpo di stato con queste prime parole: “Attenzione, signori spettatori. Buon pomeriggio. A partire da questo momento, il Movimento delle Forze Armate controlla totalmente le stazioni della Radio Televisione Portoghese. Tra poco trasmetteremo un’edizione speciale del telegiornale per cui chiediamo tutta la vostra attenzione”. A dare l’avvio alle operazioni era stata, qualche ora prima, la canzone Grândola Vila Morena, scritta dal cantante José Afonso nel 1971 e trasmessa dalle onde radio del programma “Limite”, su Radio Renascença. La canzone è dedicata alla “Sociedade Musical Fraternidade Operária” della città di Grândola, una delle prime cooperative operaie nata negli anni Cinquanta e subito severamente repressa dal regime. Anche la canzone venne duramente censurata. Con uno stratagemma, però, proprio il 25 aprile, le sue note risuonarono nella notte portoghese e col tempo, Grândola Vila Morena è diventata una delle melodie più celebri e il simbolo della Rivoluzione."