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Gianni Berengo Gardin

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In libreria dal 26 gennaio 2024

 

Continuo a rimanere un uomo che da anni cerca di scrivere con la macchina fotografica,

che provo a usare come uno scrittore usa la sua penna. Per raccontare il mondo

che ho davanti agli occhi e nella mia testa.

 

Gianni Berengo Gardin

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Gianni Berengo Gardin
9788869659515
12,5 x 19 cm
144 pagine
64 fotografie in b/n
brossura


Torna in libreria, nella nuova veste grafica e colorata della storica collana FotoNote, il volume dedicato a Gianni Berengo Gardin, con una selezione accurata delle immagini più significative del grande maestro della fotografia.
Questa nuova edizione aggiornata e rinnovata raccoglie i suoi scatti più rappresentativi – dalla Venezia degli anni Cinquanta (la sua città) fino alle fotografie più recenti dedicate alle Grandi Navi sulla Laguna – introdotti da un testo di Giovanna Calvenzi e accompagnati da note biografiche e riferimenti bibliografici aggiornati.
Fotografo dal 1954, Gianni Berengo Gardin è uno degli autori più attivi, prolifici e rappresentativi del panorama italiano. Ha realizzato innumerevoli reportage, pubblicato oltre 260 libri e realizzato moltissime mostre. Tanti anche gli importanti premi che lo hanno consacrato come interprete sensibile e partecipe della realtà italiana, tra i quali il Leica Oskar Barnack, il Lucie Award alla carriera, il Premio Kapuscinski per il reportage, il Leica Hall of Fame Award. Tutta la sua attività di reporter è caratterizzata da un intenso umanesimo venato d’ironia. Il suo proverbiale understatement, che lo protegge da interpretazioni troppo violente, e il rispetto che dimostra davanti alla realtà, fanno di lui uno dei più notevoli narratori della società contemporanea. La storia raccontata dalle immagini di Berengo si snoda in un mondo in bianco e nero, fatto di volti, gesti, paesaggi, architetture, eventi quotidiani, nel quale il fluire del tempo sembra fermarsi. In questo consiste il segreto della immutabile modernità dell’opera di Berengo: nella capacità di conservare inalterato uno sguardo “classico” e allo stesso tempo di accettare tutti gli incontri, tutte le sfide che la veloce realtà contemporanea mette sul suo cammino. La sua è una fotografia limpidamente essenziale, dagli intenti di sobria onestà, che non vuole interpretare o suggestionare ma solo raccontare. Con partecipazione, umorismo e grande poesia.
Gianni Berengo Gardin è nato a Santa Margherita nel 1930, vive a Milano dal 1965. Ha collaborato con le principali testate della stampa nazionale e internazionale, ma si è principalmente dedicato alla realizzazione di libri fotografici, con oltre 260 volumi pubblicati. Per il Touring Club Italiano ha realizzato un’ampia serie di volumi sull’Italia e sui Paesi europei. Ha lavorato per l’Olivetti e le maggiori industrie italiane con reportage e monografie aziendali. Il suo archivio contiene circa due milioni di scatti rigorosamente in bianco e nero che spaziano dal reportage umanista alla descrizione ambientale, dall’indagine sociale alla foto industriale, dall’architettura al paesaggio. Ha tenuto oltre 350 mostre personali in Italia e all’estero e le sue immagini fanno parte delle collezioni di importanti musei e fondazioni culturali internazionali, quali il MoMA di New York, la Bibliothèque Nationale de France e la Maison Européenne de la Photographie di Parigi, il Musèe de l’Elysée di Losanna, il Centro de Arte Reina Sofia di Madrid. Tra i numerosi premi ricevuti, il Leica Oskar Barnack nel 1995, nel 2008 il Lucie Award alla carriera, nel 2014 il Premio Kapuscinski per il reportage e nel 2017 il Leica Hall of Fame Award. Tra i diversi libri, con Contrasto ha pubblicato: Gianni Berengo Gardin (2005), Il racconto del riso (2013), Il libro dei libri (2014), Manicomi (2015), Venezia e le grandi navi (2015), Vera fotografia (2016), In festa. Viaggio nella cultura popolare italiana (2017), La più gioconda veduta del mondo (2019), In parole povere (2020), L'occhio come mestiere (2022). Il suo archivio e la sua produzione sono gestiti in esclusiva da Fondazione Forma per la Fotografia.