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Respirare

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Per respirare, in effetti, occorre aria,

ma soprattutto una qualità di legami,

di paesaggi, di futuri possibili,

e molte altre persone con cui respirare,

in cui sperare, le quali possano respirare in noi.

 

Marielle Macé

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Marielle Macé
9788869659447
12 x 21,70 cm
96 pagine
4 fotografie a colori di Nanna Heitmann in copertina e sui risguardi
brossura con alette 
traduzione di Matteo Martelli

Respirare di Marielle Macé è una riflessione sull’irrespirabilità del nostro tempo, sull’asfissia e sulla necessità di trovare un nuovo ritmo esistenziale, basato appunto sull’ascolto del respiro e su tutto ciò che abbiamo bisogno di respirare. Studiosa di letteratura francese, da tempo Macé compie una ricerca precisa e puntuale sulla vita contemporanea, le sue emergenze, le sue aspirazioni, affrontate con un interesse alla memoria storica e personale. Tra saggio e narrativa, i suoi libri utilizzano la letteratura come alleata nella comprensione e nella critica delle forme di vita, indagando i legami tra la poesia e un’antropologia del quotidiano che affronta cose, ambienti, beni comuni, zone da difendere, piante, animali, ecc. Vicina alle tematiche e agli stili di autrici come Donna Haraway o Vinciane Despret, Marielle Macé indaga con leggerezza di tocco la nostra realtà fatta di ricordi letterari, memorie personali e visioni del presente, come in questo caso: una lunga riflessione sull’importanza del respiro, consapevole e contemporaneo, come base del nostro vivere di individui ma anche di collettività. Come ha scritto Marielle Macé nell’incipit: “questo libro viene da lontano: da un lungo passato nella respirazione. Viene dai paesaggi intossicati della mia nascita, da una familiarità con le patologie respiratorie che hanno colpito a lungo certe professioni, certi paesi, certe classi sociali, dai soffocamenti occasionali di un’infanzia convalescente, e da un amore confuso per tutto ciò che dà immediatamente aria: l’acqua, il mare aperto, la calma, i ritorni, le partenze, la fraternità, la parola vera…”.

La copertina fotografica di Nanna Heitmann dal titolo Così parlò Zarathustra trae ispirazione dal mistico iranico Zarathustra per il quale i quattro elementi – fuoco, terra, acqua e aria – erano sacri, essenziali per la sopravvivenza degli esseri viventi e quindi da venerare e mantenere liberi da ogni contaminazione. La giovane fotografa tedesca Nanna Heitmann – da sempre impegnata in reportage di attualità, ma anche in ampi progetti incentrati sull’interazione delle persone con il loro ambiente – ce ne dà una raffigurazione portandoci sul Mar Nero, in un piccolo mondo da sogno: la penisola di Abrau. Nelle sue immagini, il fuoco significa luce, sole che illumina e riscalda la Madre Terra, fonte di sussistenza. L’acqua è vita, parte integrante della natura verde, e nella nostra cultura è legata all’inconscio e alle nostre emozioni. L’aria, infine, è probabilmente l’elemento più importante per gli esseri umani e per tutti gli altri viventi, quello che attraverso il cielo riflette dal punto di vista metaforico, emotivo, il mondo dei sogni e dei desideri. 
Respirare appartiene alla collana Tracce, nata per dare spazio a una pluralità di voci e sguardi sul mondo che ci circonda; è un luogo privilegiato, una sperimentazione di testi e immagini, per quanti, oggi, si impegnano in strategie nuove, narrazioni e visioni originali, su animali, piante, boschi, mondi selvaggi apparentemente lontani da ascoltare e osservare. Il libro continua la riflessione a più voci cominciata da Laurent Tillon e portata avanti da Vinciane Despret, Goffredo Fofi, Donna Haraway e altri.
Marielle Macé, nata nel 1973 a Paimboeuf (Francia), è ricercatrice e scrittrice. Direttrice di Ricerca presso il CNRS e Direttrice di Studi presso l’EHESS (Parigi), Macé è anche professoressa invitata a Chicago, New York (NYU), Berkeley ed è stata autrice associata presso il Teatro degli Amandiers di Nanterre. I suoi libri (saggi e poemi) fanno della letteratura un’alleata in un pensiero e una messa in discussione delle forme della vita — vita sociale, comune, vite precarie, paesaggi vulnerabili. Nel 2021-2022, Macé è stata ospite di Villa Medici per una residenza d’artista durante la quale ha portato avanti un progetto di indagine e scrittura intitolato La vie poreuse (“La vita porosa”), uno studio sul Tevere e sulle vite intorno a esso, volto a indagare cosa accade quando si difendono le zone umide, si riaprono i fiumi urbani, si tenta di disimpermeabilizzare i suoli o di disseppellire le memorie, e avvalersi anche nel pensiero e nella scrittura di fenomeni di infiltrazione, collegamento e percolazione. Tra i suoi lavori pubblicati in italiano, La lettura nella vita. Modi di leggere, modi di essere (2016) e Considerare. Migranti, forme di vita (2019).

 



FORMATO: 12 x 21,70 cm PAGINE: 96 FOTOGRAFIE: 4 a colori di Nanna Heitmann in copertina e sui risguardi CONFEZIONE: brossura con alette PREZZO: 14,90 euro TRADUZIONE: Matteo Martelli