16.6x23 cm 296 pagine 115 fotografie brossura con alette traduzione di Valentina De Rossi con Maria Baiocchi
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Le molte vite di Lee Miller èla biografia della fotografa, completa di oltre cento immagini, narrata dal figlio Antony Penrose che, con vero amore filiale, ha raccolto tutte le sue vicende, i tanti aneddoti e le molte testimonianze, per raccontare una storia unica e una donna fuori dal comune. Di lei si diceva che fosse un vero enigma, con la sua personalità prorompente, le sue difficoltà, i suoi amori. Certo, Lee Miller sfugge a ogni semplice definizione e la sua vicenda personale, il suo lavoro, le sue fotografie, perfino il suo corpo, sono elementi che, insieme, compongono l’immagine complessa e unica di una donna indipendente e un’artista di talento.
In realtà Lee Miller (1907-1977) ha vissuto molte vite, aperto e chiuso tante porte, trascorso molte stagioni diverse. Un grande lavoro di ricerca e ricostruzione ha portato Penrose a ricostruire le varie anime di sua madre attraverso un percorso cronologico che si snoda tra le pagine: «Dopo la morte di Lee abbiamo scoperto molte scatole e bauli pieni di negativi, stampe originali e manoscritti, spesso ridotti a brandelli dalla censura». È stata una modella di successo, tra le prime a inaugurare una nuova figura di donna del Novecento, affascinante, libera e determinata; una fotografa surrealista nella Parigi degli anni Trenta; una corrispondente durante la Seconda guerra mondiale, documentando con forza e lucidità la tragedia del conflitto e gli orrori dei campi di concentramento. Ma è stata anche un’instancabile viaggiatrice, attratta sempre da nuove avventure da vivere, una grande cuoca e anche una perfetta padrona di casa, che accoglieva con sapienza amici come Picasso o Man Ray. Un personaggio sempre in grado di vivere con passione ardente e intelligenza ogni momento, ogni lavoro, ogni sfida che l’esistenza le imponeva.
Lee Miller (1907-1977), inizia la carriera di modella a New York nel 1927 e appare sulla copertina della rivista Vogue. Si trasferisce a Parigi nel 1929, dove diventa compagna, musa e modella di Man Ray: al suo fianco imparerà il mestiere di fotografa. Lee Miller fotografa Parigi e realizza immagini oniriche, a volte astratte. Nel 1932 lascia Man Ray per tornare a New York, dove apre uno studio e lavora per le riviste di moda e le agenzie pubblicitarie. Le sue fotografie vengono esposte l’anno successivo dal gallerista Julien Levy. Nel 1934 si sposa con l’alto funzionario egiziano Aziz Eloui Bey e si trasferisce al Cairo, dove documenta la città e i suoi dintorni. Torna a Parigi nel 1937 e incontra il pittore inglese surrealista Roland Penrose, con il quale si stabilisce nel 1939 a Londra e inizia a lavorare per British Vogue. Nel 1942 è corrispondente per questa rivista nelle forze armate statunitensi: documenta l’avanzata delle truppe alleate in tutta Europa, la liberazione di Parigi e del campo di concentramento di Dachau. Lee Miller termina la sua carriera di fotografa a Londra, dove ritrae diversi artisti per illustrare le biografie scritte da Roland Penrose, diventato suo marito nel 1947.
Antony Penrose è nato nel 1947 e vive in Inghilterra. Figlio del pittore e poeta surrealista Sir Roland Penrose e della modella e fotografa Lee Miller, è direttore del Lee Miller Archive e della Penrose Collection presso la casa di famiglia, Farleys Farm House. Ha pubblicato numerosi libri, tra cui due raccolte di fotografie di sua madre, Lee Miller’s War e Le molte vite di Lee Miller, e alcuni libri per bambini, tra cui Il bambino che morse Picasso, sull’amicizia, fatta di giochi e scherzi, che da bambino lo legò al geniale artista spagnolo.