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Anders Petersen

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Giornalista-cronista dei sentimenti,

Petersen è il perfetto pittore della forma impalpabile e delicata,

delle vibrazioni luminose sulla scala dei sentimenti.

Osserva sempre, non giudica mai, ci interroga di continuo

sulla nostra cecità rispetto alla norma.

 

Christian Caujolle

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Anders Petersen
9788869659355 12,5 x 19 cm
144 pagine
67 fotografie in b/n
brossura


La storica collana FotoNote accoglie l'edizione aggiornata del volume dedicato ad Anders Petersen, con una nuova veste grafica e colorata. Il volume ospita una selezione accurata delle immagini più significative di uno degli autori di culto della fotografia europea, introdotte da un testo di Christian Caujolle.
Eletto fotografo dell’anno ai Recontres d’Arles del 2003, Petersen è da anni considerato a tutti gli effetti un maestro della fotografia, il mezzo che gli consente di entrare in contatto con gli esseri umani, e soprattutto con gli esclusi relegati ai margini della società. Nato nel 1944 a Stoccolma, Petersen studia fotografia con Christer Strömholm, padre della fotografia svedese, che presto da maestro diventa suo grande amico, accompagnandolo nel tragitto personale e fotografico. Nel 1967, Petersen inizia a fotografare le notti tra prostitute, travestiti, ubriachi, amanti e tossicodipendenti in un bar di Amburgo, realizzando una commovente cronaca di vita quotidiana con immagini avvolte da una tristezza poetica cruda e sincera che non scade mai nel voyeurismo. Nel 1978 questo lavoro diventa un libro, Café Lehmitz, che spalanca al suo autore le porte del successo, diventando un titolo di culto.
Nel corso della sua carriera Petersen continuerà poi a indagare con uno sguardo partecipe, spiazzante e profondamente umano la realtà dei “mondi chiusi” documentando in modo struggente e diretto la vita nelle carceri, nei manicomi, nelle case di riposo per anziani. Microcosmi che gli consentiranno di mettere in discussione la nozione di normalità e di esplorare la natura delle relazioni umane, restituendoci un senso di vicinanza e immediatezza. Le intense immagini di Petersen ci offrono così un ritratto commovente di una umanità alla deriva, rivelandone non solo le situazioni di emarginazione, quanto piuttosto i sentimenti sommersi.
 
Anders Petersen nasce nel 1944 a Stoccolma, in Svezia. Studia fotografia presso la scuola di fotografia di Stoccolma con Christer Strömholm con il quale diventa grande amico. Nel 1967 inizia a fotografare i frequentatori di un bar di Amburgo chiamato Café Lehmitz, passando le notti tra prostitute, travestiti, ubriachi, amanti e tossicodipendenti. Il progetto dura tre anni e dà vita ad un libro omonimo pubblicato otto anni dopo, nel 1978, da Schirmer/Mosel in Germania, verrà considerato fondamentale nella storia della fotografia europea. Anni dopo, una fotografia di Cafè Lehmitz verrà usata da Tom Waits per la cover del suo album Rain Dogs. Negli anni ’70 Petersen insegna prima presso la scuola di Christer Strömholm e poi diventa direttore della Scuola di Fotografia e di cinema di Göteborg. A metà degli anni ’80 Petersen prosegue la sua indagine visuale nelle carceri, nei manicomi e nelle case per anziani. Per un lungo periodo, vive in una prigione di massima sicurezza per creare le immagini del libro Fangelse (1984). Anders Petersen ha pubblicato più di 25 libri e vinto numerosi premi, fra cui Photographer of the Year al Photofestival di Arles (2003, Francia), il premio speciale della giuria per la mostra Exaltation of Humanity al festival di Lianzhou (2007, Cina), la menzione al Deutsche Börse Photography Prize (2007), oltre ai riconoscimenti ai suoi libri, fra cui From Back Home (con JH Engstrom, miglior libro del 2009 al Rencontres d’Arles Book Award) e City Diary (miglior libro del 2012 al Paris Photo Photobook Awards). Fotografa prevalentemente con una Contax T3, un obiettivo 35 mm e pellicole con sensibilità ISO 400.