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Henri Cartier-Bresson (1908–2004) è una delle figure più celebrate e influenti della storia della fotografia. Pubblicato in occasione della grande retrospettiva al Museum of Modern Art di New York, Henri Cartier-Bresson: Il Secolo Moderno esplora ampiamente la collezione e gli archivi della Fondation Henri Cartier-Bresson di Parigi. Gran parte delle sue 300 magnifiche tavole riproducono immagini rese famose da Images à la sauvette e da altri libri, ma molte altre sono poco conosciute anche dagli esperti.
24x30,5 cm
376 pagine
110 fotografie a colori e 352 fotografie in b/n
rilegato con sovracoperta
Un saggio approfondito di Peter Galassi offre una nuova interpretazione della visione panoramica della fotografia di Cartier-Bresson, dalle sue innovazioni surrealiste dei primi anni Trenta, fino alla sua carriera di fotogiornalista professionista dopo la Seconda guerra mondiale.
Un itinerario dettagliato, corredato da sbalorditive cartine degli incessanti e frenetici viaggi del fotografo, assieme a una cronologia illustrata dei suoi reportage per le riviste, rivoluzionerà lo studio e l’apprezzamento di uno dei grandi patrimoni della fotografia.
Nato nel 1908 da una benestante famiglia parigina, il precoce Henri Cartier-Bresson aveva poco più di vent’anni quando le sue innovative immagini, scattate con una Leica, contribuirono all’affermazione dell’identità artistica della fotografia moderna. Dopo la Seconda guerra mondiale, il suo straordinario talento lo rese una figura di riferimento nella realtà assai diversificata del fotogiornalismo professionale. Nel 1947 Cartier-Bresson partecipò alla fondazione dell’agenzia Magnum Photos e, in dieci anni, produsse numerose importanti serie di fotografie sull’India e sull’Indonesia ai tempi dell’indipendenza, sulla Cina durante la rivoluzione, sull’Unione Sovietica dopo la morte di Stalin, sugli Stati Uniti durate il boom del dopoguerra e sull’Europa mentre le sue vecchie culture si scontravano con un lancinante cambiamento sociale e culturale. Quando, all’inizio degli anni Settanta, si ritirò dalla fotografia, aveva creato un lavoro che si presentava unico sia dal punto di vista del suo scopo geografico sia da quello del suo excursus storico sulle ampie trasformazioni sociali, politiche e culturali del secolo moderno.
Peter Galassi è Curatore Responsabile della Fotografia al Museum of Modern Art, New York. Il MoMA ha pubblicato molti dei suoi libri fra i quali i recenti Jeff Wall (2007), Friedlander (2005) e Walker Evans & Company (2000).