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Gerda Taro (1910-1937) è stata una fotografa pionieristica che ha speso la sua breve e intensissima vita fotografando il fronte caldo della guerra civile spagnola.
Nota soprattutto per essere stata la compagna di Capa, e aver contribuito a inventare il “mito” del misterioso fotografo che si nascondeva dietro allo pseudonimo di Robert Capa, le sue foto sono sempre state poco viste, fino ad oggi. Eppure, la forza, l’empatia profonda delle immagini, lo sguardo fresco e incredibilmente femminile sulla guerra e sulle sue vittime, fanno di questa collezione di immagini, pubblicata ora per la prima volta, una documentazione importante che merita di essere conosciuta e apprezzata.
Il libro accompagna la mostra omonima in programma a Forma - Centro Internazionale di Fotografia di Milano nel 2009 e organizzata in collaborazione con International Center of Photography di New York.
Gerda Taro (Gerda Pohorylle) era nata a Stoccarda da una famiglia ebrea. A 19 anni il sorgere del nazismo e un nuovo gruppo di amici la spingono verso posizioni di sinistra. Nel 1933 viene arrestata per aver partecipato a una protesta antinazista. Gerda scappa a Parigi, dove conosce Endre Friedmann. Insieme inventeranno il mito di “Robert Capa” e andranno in Spagna per documentare la guerra civile spagnola. Sarà proprio su questo fronte che Gerda Taro morirà nel 1937.