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Paolo Roversi

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La collana Fotonote si arrichisce di un nuovo titolo dedicato a Paolo Roversi, originario di Ravenna e parigino d’adozione, riconosciuto a livello internazionale come uno dei più raffinati fotografi di moda. Pudico e riservato, Roversi porta avanti da più di quarant’anni un’opera che sembra ossessionata dalla fragilità della bellezza in ogni sua forma e dalla delicatezza che richiede il concetto di eleganza di questo fotografo.

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Paolo Roversi
9788869653032

12,5x19 cm
144 pagine
64 fotografie a colori e in b/n
brossura

Nel 1980 Roversi scopre la pellicola Polaroid utilizzata su un banco ottico a grande formato: questo “colpo di fulmine” svela al fotografo nuovi orizzonti di ricerca estetica, dà nuova vita alla sua relazione con il soggetto fotografato e definisce magistralmente la quintessenza del suo stile. Capace come pochi altri di rendere magici i suoi scatti, è stato più volte definito un “pittore d’immagini”. Il suo rapporto con il mondo, infatti, non passa attraverso la macchina fotografica, non è un atto di testimonianza, il momento fotografico è per lui un momento creativo: la spontaneità è parte fondamentale di questo processo, la fotografia un linguaggio per apprendere. 

Il volume presenta una scelta ragionata e accuratissima delle migliori immagini, introdotte da un testo critico e completate dalla biografia e da un ricco apparato bibliografico.

Tutte le fotografie sono rivelatrici, ma il ritratto non è solo un gesto estetico, esiste come dimensione psicologica. La fotografia è soprattutto la rappresentazione dello sconosciuto, dell’irreale. Per me la foto è il sogno.
Paolo Roversi


Paolo Roversi, nato a Ravenna il 25 settembre 1947, è stato il primo fotografo ad usare la Polaroid formato 20x25, aprendo la strada a nuove sperimentazioni caratterizzate dall’uso di una luce intensa e incisiva, di grande efficacia espressiva. La sua prima macchina fotografica è una Ferraniaflex 4,5 x 6 che riceve in dono per la prima comunione. Ma è a 17 anni, durante un viaggio in Spagna che si “ammala” di fotografia. Con una Leica III dello zio, inizia a fare fotografie; installa una camera oscura, come un vero fotografo amatoriale. A 20 anni lavora come reporter in un’agenzia fotografica; nel 1970 apre a Ravenna il suo primo studio, dedicandosi allo still-life e ai ritratti. Nel 1973 si trasferisce a Parigi e comincia ad interessarsi di fotografia di moda. L’incontro con Laurence Sackman – fotografo di moda allora conosciuto tanto quanto Bourdin o Newton – lo avvicina a questo mondo. Da Sackman impara l’essenziale: la professionalità. I suoi primi lavori sono ancora lontani dal mondo fashion (realizza fotografie di nature morte che propone alle riviste), ma la strada è ormai segnata. Oggi vive e lavora a Parigi. Collabora regolarmente con numerose testate: Vogue Italia e Inghilterra, Harper’s Bazaar, L’Uomo Vogue, Interview, W, Arena, ID, Marie Claire. Ha firmato numerose campagne pubblicitarie per gli stilisti: Armani, Cerruti, Comme des Garçons, Christian Dior, Alberta Ferretti, Romeo Gigli, Givenchy, Krizia, Valentino, Yves Saint Laurent, Yohji Yamamoto.